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31/05/2020
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Mi tira avanti, ondeggiando con grazia e facendo un passo al ritmo dell’orchestra. Anche se la folla dei belli e dei ricchi mascherati nei loro completi ci fissa, i suoi occhi rosso vino non lasciano mai i miei. Non riesco a leggergli dentro, sono troppo oscuri e misteriosi. Ma il calore bruciante del suo sguardo mi fa girare la testa e mi fa arrossire.
Non mi importa della gente che guarda; mi fa sentire come se fossimo solo noi due. Si avvicina, avvolgendomi le braccia attorno alla vita per attirarmi a sé. Sono un coniglio catturato dal cacciatore. All’improvviso fa un passo indietro, le sue labbra si piegano in un ghigno mentre mi fa volteggiare; tutti e tutto diventa confuso.
Sto ansimando… mi rimette di nuovo tra le braccia. Sono un uccello in gabbia. Il suo corpo irradia un calore febbrile che bramo da lui. Il mio abito di seta improvvisamente sembra troppo stretto e non riesco a respirare. Voglio strapparlo via… strapparlo via… come un animale. Mi sta soffocando e posso solo piegarmi indietro e fissare il lampadario, anche se è troppo luminoso per guardare a lungo. Posso sentirlo sporgersi in avanti più vicino al mio cuore e voglio piangere quando le sue labbra calde premono contro la pelle, proprio tra i miei seni.
Sono una schiava marchiata dal suo padrone.
Lentamente, ma in modo così intimo, trascina le labbra verso l’alto e un sospiro gli sfugge. Un ringhio di desiderio rimbomba nel profondo del suo petto e, premendo contro il suo corpo, lo sento anche io. Mi fa venire i brividi lungo la schiena e non posso fare a meno di ansimare.
Il lampadario diventa troppo luminoso per guardarlo, quindi chiudo gli occhi. Si ferma al mio collo e inspira profondamente prima di posare un bacio delicato sulla pelle sensibile.
Euforia.
Il mio polso è irregolare, ma salta nel tempo al ritmo della musica che improvvisamente ha accelerato. Un sospiro di attesa mi sfugge alle labbra, mentre assaggia avidamente la mia pelle. E poi inizio a sentire qualcosa di duro che mi fa girare. Apro lentamente gli occhi, e poi guardo il lampadario solo per trovare un buco nel soffitto coperto di ragnatele.
La luce della luna filtra su di noi come se fosse una benedizione, anche se il cielo è senza stelle. Giro leggermente la testa per scoprire che siamo in una sala da ballo vecchia e abbandonata… e non c’è folla… solo noi due.

– Vuoi ballare questo valzer con me? – chiede ancora una volta, sussurrando piano come un amante discreto.

Ci sono vetri rotti sparsi sul pavimento che riflettono la luce della luna per illuminare l’intera stanza. Scruto più vicino in un frammento e mi blocco. Appare solo il mio riflesso.
Posso vagamente sentirlo baciare di nuovo la mia pelle, ma è più deciso e più duro, al punto che mi provoca anche una leggera scossa di dolore.
Sto ancora fissando il mio riflesso sul frammento di vetro quando una goccia di sangue schizza su di esso e scorre giù come la lacrima che mi sta correndo allo stesso modo sulla guancia.

– Vampiro… – Sussurro, guardando in alto verso la luna che aveva visto innumerevoli giovani donne, nello stesso punto… ballare il valzer con i vampiri.

Noemi
https://www.youtube.com/channel/UCOmoVRBlhiZfuR34k1Wi6ZA

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